Iniziare un percorso di terapia è una scelta importante. Prima di partire è bene raccogliere tutte le informazioni sul terapeuta al quale ti affiderai. Ecco perchè ho pensato ad una sezione del mio sito dedicata alle domande frequenti. Se desideri avere alcune informazioni circa la mia attività troverai in questo spazio alcune indicazioni utili. Se desideri sapere di più puoi contattarmi!
Tutto quello che dico durante la terapia rimane segreto?
Assolutamente sì. Come psicoterapeuta sono vincolata al segreto professionale nel caso di soggetti adulti. Nel caso di bambini e adolescenti si “firma un contratto” dove anche con loro sono tenuta al segreto professionale, nonostante ci siano incontri periodici con le figure adulte di riferimento. In caso di situazioni più “complicate” specifico all’adolescente, che pur avendo “il segreto” sono tenuta ad informare i genitori qualora accadessero situazioni che ledono la sua incolumità fisica o psichica.
Quanto durerà il mio percorso terapeutico?
Spesso mi viene posta questa domanda alla quale non posso dare una risposta precisa. Come accennavo, il lavoro terapeutico è “fatto insieme, terapeuta e paziente”, l’elaborazione è personale e lo sono anche le tempistiche. Per quanto riguarda, quindi le terapie individuali di adulti, bambini e adolescenti la tempistica risulta variabile. Nella coppia invece si stimano circa 20/30 sedute per poter elaborare vissuti personali che inevitabilmente influenzano la vita insieme. Si da un termine per comprendere se la coppia può avere un futuro ancora “come coppia” o elaborare e gestire, in caso contrario, un’eventuale “separazione”.
Quanti minuti durano le singole sedute?
Le terapie individuali di adulti e minori hanno una durata di 45 minuti. La terapia di coppia varia dai 60 ai 75 minuti a seconda che siano sedute di coppia genitoriale (come monitoraggio del lavoro che si fa sul figlio) o di coppia.
Ma se vengo da lei sono pazzo?
Mi succede spesso di trovarmi di fronte a tale domanda. La risposta è no. Chi si rivolge allo psicoterapeuta è una persona che soffre e che ha necessità di risolvere dei conflitti interiori, che talvolta “fanno impazzire” ma che non sono indice di “pazzia”.
Ma se è mio figlio/a che non sta bene, perché devo essere seguito anche io come genitore?
Spesso il genitore pensa che portando il figlio dallo psicoterapeuta “si aggiusti tutto”. In realtà il lavoro che svolgo è “globale”. Se si prende in carico un bambino non posso escludere l’ambiente dal quale lui arriva e soprattutto l’ambiente principale nel quale lui vive. Se le modifiche non vengono apportate anche all’ambiente familiare si rischia di fare più danni che benefici. Anche i genitori devono essere pronti ad elaborare, comprendere il significato di atteggiamenti e della sofferenza del figlio e modificarsi, evitando di fare in modo che, ciò che non è elaborato, venga poi ripetuto col bambino stesso.
Come contattarmi?
È possibile contattarmi via mail o telefonicamente. Rispondo alle comunicazioni scritte entro 24 ore e al telefono richiamo appena possibile. Questi sono i miei contatti:
- 3664325238
- info@elisadanzapsicologa.it